La Sabina Romana: a sud-est del Tevere
VILLA ADRIANA (Tivoli) - GUIDONIA
MONTECELIO - MARCELLINA
S.POLO DEI CAVALIERI - PALOMBARA
S. ANGELO ROMANO - MENTANA - MONTEROTONDO
Questo itinerario inizia da TIVOLI, più precisamente sulla sp 51a, dove si trova uno dei siti archeologici più amati e ammirati del Lazio: Villa Adriana.
Un complesso architettonico di rara bellezza commissionato dall’imperatore Adriano, che volle riunire in una villa suburbana i monumenti della romanità e della Grecia che più amava.Ecco quindi il Pécile, il Canopo ed il sorprendente Teatro Marittimo, uniti in un unico affascinante luogo. Un'esperienza emozionante, veramente da non perdere.
Per gli appassionati della natura da segnalare nei dintorni la Riserva Naturale di Monte Catillo.
Continuando il cammino sulla SS636 Maremmana Inferiore, sino alla Via Pantano, SP27b, si raggiunge Guidonia: la Città dell’Aeronautica, dedicata al generale Guidoni, morto in un'esercitazione paracadutistica nel 1928.
Costruita interamente in due anni, dal 1935 al 1937, Guidonia è un tipico esempio di “città fondata” del periodo fascista dal tessuto tipicamente reticolare: il municipio, la torre littoria, l’edificio degli uffici e la chiesa. A sud-ovest della cittadina, raggiungibile dalla Palombarese, si trova il Parco Archeologico dell’Inviolata: 535 ettari di area protetta formato da macchia mediterranea e distese di ulivi. Da vedere la chiesa rupestre di epoca medievale nei pressi dell’abitato di Marco Simone Vecchio e i resti delle numerose villae rusticae.
Continuando sulla SP24b si raggiunge Montecelio, l’antica Cornicolum, qui nacque uno dei 7 Re di Roma: Servio Tullio.
Il paese, sviluppatosi attorno ad una collina, è dominato dai resti di una imponente fortezza, simbolo del dominio della famiglia dei Crescenzi su questi luoghi. Nella visita del borgo da vedere la chiesa di S. Giovanni Evangelista, costruita nel ‘600, quando il controllo passò ai Borghese, ai quali si deve anche la costruzione del complesso del convento francescano di S. Michele Arcangelo, edificato sui resti del Castrum Montis Albani.
Tra le feste tradizionali locali, da segnalare la 'Sagra delle Pincinelle' a settembre, e la 'Festa dei Centauri'. Ripercorrendo a ritroso la SP24b e di nuovo la SS636, il percorso può continuare deviando a destra sulla SP32a alla volta di Marcellina.
Il paese, di origine pre-romanica, prende il suo nome dalla famiglia dei Marcellinis.
In questi territori impazzarono gli scontri tra Sabini e Romani, testimoniati dalla presenza di almeno due castra, alcuni ruderi sono ancora visibili a sud-ovest dell’attuale centro abitato.
Da non perdere la visita alla Chiesa di S. Maria in Monte Dominici, costruita sui resti della villa romana di Quintilio Varo, utilizzando i resti della stessa.
Tra le feste locali da segnalare in particolare quelle enogastronomiche dedicate al pregiato olio Sabina DOP: 'L’ Oro della Sabina', a marzo, e l’evento 'Olio e non solo' a maggio, oltre alla celebre 'Sagra della Coppietta', sempre a maggio.
E' consigliabile fare almeno una visita guidata ai frantoi per conoscere il ciclo di molitura delle olive e poter anche acquistare direttamente l'olio e prodotti tipici.
Per chi volesse godere di aria fine può raggiungere S. Polo dei Cavalieri, l’antica Castrum Sancti Pauli, seguendo la SP32a, e passeggiare nel borgo fino al maestoso Castello degli Orsini, godendo di uno splendido paesaggio.
Scendendo di nuovo sulla SS636, dopo 6 km si raggiunge la grande Torre di Guardia diPalombara Sabina. Tipico paese di origine medievale, arroccato su un’altura in posizione strategica, e per questo oggetto di scontri sanguinosi tra le grandi famiglie dei Savelli e degli Orsini. Il Castello, trasformato in palazzo baronale nel XV sec. da Troiro Savelli, conserva al suo interno preziosi affreschi della scuola del Raffaello. Meritano una visita: la chiesa di S. Biagio, e la chiesa dell’Argentella, realizzata per la prossimità di sorgenti termali nelle quali ci si immergeva nel giorno di S. Giovanni.
Siamo nel territorio del Parco dei Monti Lucretili, dove approfittare per lasciare l’auto e fare delle belle escursioni a piedi, a cavallo o in bicicletta.
Da Palombara Sabina, imboccando la sp 23a e la sp24a, si raggiunge S. Angelo Romano, la cui rocca domina il territorio sottostante. Il paese fu fondato in posizione strategica nel periodo medievale come presidio difensivo di Roma. Il grande castello che prende il nome dagli Orsini-Cesi, le due famiglie che lo possedettero, ha conosciuto alternanza di periodi di fasto e periodi di profondo degrado, sino a divenire addirittura un deposito di grano. Ora è di proprietà comunale. Oltre al castello, da visitare: la chiesa dei Santi Maria e Biagio e la Chiesa della Liberata.
Nel territorio di S. Angelo Romano si trova la Riserva Naturale della Macchia di Grattaceca, la cui caratteristica sono le formazioni d’origine carsica: doline, inghiottitoi e grotte. Gli appassionati non trascureranno di fare una visita alla dolina di crollo più alta del mondo, chiamata Pozzo del Merro, 392 m di profondità.
Molte le sagre enogastronomiche: da quella delle Cerase (Maggio) e degli Strengozzi (Luglio) a quella della pizza fritta (Settembre).
Riprendendo la SP24a si raggiunge Mentana, l’antica Nomentum che si oppose al dilagare della potenza romana e fu definitivamente sconfitta da Tarquinio Prisco. A testimonianza della sua storia complessa, restano diversi monumenti, tra i quali: il castello Baronale, la villa Santucci e l’Ara Garibaldina. Proprio ai garibaldini ed alla epica battaglia di Mentana è dedicato il Museo Garibaldino. Ad ottobre di ogni anno questa ricorrenza viene ricordata con una Rievocazione storica. Tra gli appuntamenti più interessanti: il Palio dei Rioni a giugno, il Festival internazionale del Folklore Sabino-Cornicolano a luglio, e la Sagra dell’Uva e dell’Agricoltura a Settembre.
Ultima tappa del percorso della Sabina Romana è Monterotondo, raggiungibile da Mentana con la sp 22a. Come Mentana, Monterotondo, l’antica Eretum, fece del tutto per opporsi alla potenza di Roma, ma dovette capitolare sotto i colpi dell’Impero. Già proprietà degli Orsini a partire dal XII sec., conobbe il suo massimo splendore sotto Orso Orsini, che alla fine del XIV sec. vi costruì una cinta muraria ed un palazzo; dell’antico impianto rimane solo la torre, mentre il palazzo fu rimaneggiato più volte, oggi si possono visitare quattro sale del piano nobile con affreschi del ‘500.
Del Seicento è invece la chiesa di S. Maria Maddalena, poco distante dal Palazzo. Mentre un pregevole esempio di architettura sacra del ‘400 è la Chiesa di S. Maria delle Grazie.
Appuntamento per i buongustai è la ‘Sagra della Fava e Pecorino’ a Maggio e la ‘Ciummacata’ che si tiene ogni anno per la festa di S. Giovanni, il 24 Giugno, con piatti a base di lumache.